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Le Attività > Verde e decoro urbano
Documento di denuncia
Durevole compromissione dei valori paesaggistici, ambientali, storici, artistici e architettonici dell’EUR
- ai sensi del disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri del 24 aprile 2007, che delega il Governo al riordino, al coordinamento e all’integrazione della disciplina dei delitti contro l'ambiente -
L’EUR, altresì detto “città giardino”, deve la sua peculiarità architettonica ad una particolare simbiosi tra i manufatti antropici e gli esemplari arborei che ne costituiscono fregio ed ornamento.
Cosa accadrebbe se, per esempio, uno dei due pini che ornano la Basilica dei SS. Pietro e Paolo (vedi fotografia seguente), venisse abbattuto, magari legittimamente perché giunto alla fine della sua vita biologica, ma non fosse prontamente reimpiantato?
Sicuramente verrebbe compromesso l’aspetto storico, artistico e architettonico dell’ambiente urbano ai sensi del disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri del 24 aprile 2007.
Ai sensi del suddetto decreto, il Sindaco della città di Roma (o il dirigente da esso delegato – in questo caso, presumibilmente, il Responsabile del Servizio Giardini della Capitale), dovrebbe essere punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da duemila a ventimila euro (aumentate di un terzo).
Orbene, la durevole compromissione perseguita dal succitato decreto, è già avvenuta in Piazzale Asia, altro luogo del quartiere non meno dotato di valori paesaggistici, ambientali, storici, artistici e architettonici dell’EUR.
Di fronte all’Edificio Centrale delle Poste (tipico esempio dell’Architettura del quartiere) da tempo ormai immemorabile è stato abbattuto un Pino che faceva “coppia” con un esemplare ancora vivente.
Si vedano, a tale proposito, le fotografie che seguono.
Prospettiva dell’Edificio Centrale delle Poste e ceppaia del pino abbattuto ormai da anni
Ma non basta!
I due simmetrici marciapiedi prospicienti lo stesso Edificio Centrale delle Poste, ornati da esemplari di Prunus, ormai da anni non sono più “simmetrici”.
Degli otto esemplari arborei previsti per ogni marciapiede, infatti, sono superstiti solo tre in uno e sette nell’altro.
Si veda, a tale proposito, la fotografia che segue.
01.05.07
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