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01-2010 Appello per il Museo della Civiltà Romana

Le Attività > Verde e decoro urbano

Appello per il museo della civiltá romana


Il Museo della Civiltà Romana si trova ormai da tempo in condizioni che ne rendono più che difficoltosa la gestione e la fruizione da parte del pubblico.
L'edificio fu donato al Comune dalla famiglia Agnelli ed ospita reperti di notevole interesse culturale per la storia della civiltà italiana, oltre ad essere esso stesso un manufatto architettonico di grande valore.
Attualmente manca un sistema di regolazione della temperatura e le sale sono gelide in inverno e molto calde d'estate. Inoltre sono necessari lavori di manutenzione della copertura dal momento che l'acqua piovana penetra in alcune sale.
Come molti altri musei anche questo dispone di innumerevoli reperti ancora conservati in archivi e magazzini, la cui gestione necessiterebbe di ulteriori fondi e personale.
Considerando che l'EUR si appresta a diventare il secondo Polo Turistico Romano è più che opportuno, nonché doveroso da un punto di vista culturale, sollecitare l'intervento delle autorità competenti affinché provvedano al ripristino delle strutture, alla realizzazione degli impianti necessari e alla promozione di iniziative che aiutino a valorizzare e far conoscere il Museo.


Gennaio 2010

Museo della Civiltà Romana

Il Museo della Civiltà Romana, del Comune di Roma, documenta vari aspetti degli usi e costumi nonché della civiltà degli antichi romani.

Il complesso fu progettato dagli architetti Aschieri, Bernardini, Pascoletti e Peressutti, vincitori del concorso bandito per la costruzione di uno degli edifici più rilevanti dell'Esposizione Universale di Roma nel 1942, che idearono una struttura maestosa e un po' magniloquente, ispirata a un classicismo di impronta scenografica.
La struttura fu inaugurata nel 1955 e donata dalla Fiat all’Ente Eur e affidata per la gestione, in comodato d’uso, al Comune di Roma. La piazza antistante, per memoria di questa vicenda, fu intitolata a Giovanni Agnelli.

Il complesso architettonico si articola in due corpi di fabbrica paralleli simmetricamente collegati da un colonnato scenografico in travertino. I due monumentali ingressi interrompono la compatta massa muraria, costituita da immense pareti cieche rivestite di blocchi di tufo scuro.
Alla staticità dello spazio esterno si contrappone uno spiccato dinamismo dello spazio interno, articolato in una sequenza irregolare di sale di diversa struttura ed ampiezza

Il materiale in esso conservato – la cui attuale consistenza è il risultato della combinazione di quanto raccolto in occasione della Mostra Archeologica del 1911, del Museo dell’Impero Romano e della Mostra Augustea della Romanità – si compone in massima parte di riproduzioni: calchi di statue, di busti, di iscrizioni, di rilievi e di parti di edifici a grandezza naturale; plastici che ricostruiscono monumenti e complessi architettonici di Roma e delle provincie dell’impero romano; testimonianze della cosiddetta “cultura materiale” (suppellettili, oggetti di uso domestico, strumenti di lavoro e così via).
Tra i pezzi di maggiore interesse, un plastico ricostruttivo della Roma antica ai tempi di Costantino (IV secolo d.C.), realizzato dall’architetto Italo Gismondi. Il plastico fu progettato in scala 1:250, realizzato in gesso alabastrino, con armature in metallo e fibre vegetali.
Di grande interesse anche i calchi dei rilievi della Colonna Traiana e della Colonna di Giove.
L’edificio del Museo della Civiltà Romana ospita anche il Planetario.

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