comitato EUR


Vai ai contenuti

Menu principale:


Edifici

Il Quartiere

Edifici storici

Palazzo degli uffici


Questo edificio è stato la prima opera architettonica realizzata nel vasto progetto dell'Esposizione Universale di Roma, e può essere considerato l'edifìcio "pilota" per tutte le altre previste realizzazioni dell'E42. Esso divenne un grande contenitore di sperimentazione e controllo, facendo da apripista sotto il profilo dell'identità costruttiva e architettonica, oltre che sotto quello impiantistico, di tutto il progetto. I lavori iniziarono alla fine del 1937 e terminarono alla fine del 1939; il Palazzo degli Uffici è opera di uno dei più rappresentativi architetti italiani del periodo, Gaetano Minnucci.


Salone delle Fontane


Il Salone delle Fontane (già Salone del Pubblico) è quella porzione di fabbricato del Palazzo Uffici, ubicata al piano terreno dell'edificio sul lato più lungo del piazzale, caratterizzato dalla presenza di un porticato monumentale a pilastri. L'effetto scenografico di questi enormi spazi aperti è enfatizzato dalla fontana di fronte, suddivisa in tre vasche rivestite al loro interno da un mosaico alla veneziana verde opalino con riflessi dorati, e da giochi d'acqua costituiti da un getto verticale al centro dì ogni vasca e da 256 zampilli ad andamento parabolico disposti in doppia fila ai lati delle vasche stesse, con getti d'acqua polverizzata che bagnano le zone decorate a mosaico. Avrebbe dovuto rappresentare, per la sua posizione urbanistica, il primo biglietto da visita entrando all'Esposizione Universale di Roma.


Rifugio antiaereo


Sempre all'interno del Palazzo degli Uffici esiste una particolarità che va menzionata: si tratta di un ricovero antiaereo realizzato nel secondo piano seminterrato. La superficie totale di circa 475 mq è divisa internamente in ambienti contraddistinti da cartelli indicatori, ancora oggi visibili, relativi alle attività operative del Palazzo e di tutta la manifestazione espositiva. Vero e proprio motore dell'intero sistema è il corpo centrale, caratterizzato dalla presenza di due unità per la produzione di energia elettrica e per il funzionamento del sistema di areazione interna.



Palazzo della Civiltà del Lavoro


Il palazzo esprime meglio di ogni altra opera quel carattere di grandiosa monumentalità e carica celebrativa che avrebbe dovuto caratterizzare l'intera rassegna romana ed il progetto dell'E42. L'edificio avrebbe dovuto inoltre rappresentare in maniera inequivocabile l'espressione più chiara di "romana italianità", con l'arco a tutto sesto assunto come elemento tipico della Civiltà Italiana. Esso rappresenta una delle più belle opere dell'architettura razionalista italiana, ancora oggi punto di riferimento per tutti i romani abituati a chiamarlo il "Colosseo quadrato".


Palazzo del Ristorante Ufficiale


L'edificio destinato ad accogliere gli alti funzionari dell'Ente, oltre a tutte le rappresentanze straniere, era caratterizzato da un corpo rettangolare originariamente su tre piani, circondato su quattro lati da un porticato con pilastri rivestiti da lastre in marmo.

Il piano terra avrebbe ospitato un bar e un ristorante per i visitatori, il primo caratterizzato da uno spettacolare salone per i funzionari dell'Ente e l'ultimo destinato a dirigenti, commissari e rappresentanze estere. L'edificio, quasi interamente stravolto nella sua organizzazione e distribuzione interna per gli ampliamenti negli anni '60 ha perso il suo complessivo equilibrio iniziale ed è oggi sede di un famoso bar e luogo di ritrovo tra i più conosciuti.


Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi


La commissione di concorso riservò particolare attenzione alla progettazione del Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi, oggi Palazzo dei Congressi.

L'esigenza nasceva dalla strategica posizione dell'edificio, collocato in prossimità della grande Porta Imperiale, in grado di raccontare in maniera efficace il messaggio di rappresentatività e classicità dell'intero progetto dell'esposizione. L'edificio è composto da un corpo rettangolare di 133 metri di lunghezza per 75 metri di larghezza, dal quale emerge il grande cubo del Salone dei Ricevimenti coperto sulla sommità da una bellissima ed innovativa copertura a crociera interamente in metallo.


Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari


Il palazzo è una delle quattro architetture progettate per costituire, sin dai primi studi, il nucleo centrale della rassegna espositiva. Aperto sulla Piazza Marconi, una volta chiamata Piazza Imperiale, posto in maniera speculare al Palazzo delle Scienza, presenta un'architettura esterna identica alle altre tre realizzazioni museali sempre affacciate nella piazza e ospita al suo interno il museo omonimo, raro esempio di collezione sugli usi e i costumi delle diverse regioni italiane.



Palazzo dell'Arte Moderna


Questo edificio è il secondo dei tre edifici previsti nella ex Piazza Imperiale, e forma con gli altri un unico complesso edilizio. Al piano terra il doppio ordine porticato a pilastri quadrangolari rivestiti in travertino e mentre nel loggiato superiore svettano le colonne rotondeggianti in marmo.


Palazzo dell'Arte Antica


Analogamente all'edificio dell'Arte Moderna, il Museo dell'Arte Antica è costituito da un corpo che racchiude una grande corte interna al centro della quale, in corrispondenza con il piano terra, era originariamente previsto un giardino d'inverno porticato, oggi coperto. Come per i due altri musei della Scienza Universale e delle Tradizioni Popolari, anche il Palazzo dell'Arte Antica avrebbe dovuto trovare, quale collegamento architettonico con quello dell'Arte Moderna, il Teatro Imperiale progettato dall'architetto Moretti. Purtroppo i noti eventi bellici non consentirono, se non per la parte in fondazione, la costruzione di quest'opera, sostituita negli anni '60 da un estraneo volume adibito ad uffici.


Palazzo della Scienza Universale


In linea con lo spirito del tempo la scienza rappresenta uno dei temi fondamentali anche nello sviluppo del progetto dell'E42. L'edificio ad essa dedicato, si trova nel lato sud-est della piazza ed è caratterizzato, come le altre tre architetture museali vicine, da un doppio ordine di alti porticati, dei quali quello inferiore a pilastri in travertino e quello superiore con colonne alte 10,60 metri, ognuna del diametro di circa un metro.



Museo della Civiltà Romana


Il museo della Civiltà Romana, originariamente edificio destinato alla Mostra della Romanità, presenta un monumentale piazzale che doveva essere caratterizzato in origine dalla presenza di una vasca rettangolare e da un monumento equestre posto come fondale al porticato di collegamento tra i due corpi di fabbrica principali. Oggi di questo progetto rimane il porticato con le scale che circondano tutto il perimetro dell'edificio di proporzioni imponenti.


Palazzo dell'Archivio di Stato


Originariamente destinato ad ospitare la Mostra dell'Autarchia e del Corporativismo, il palazzo che oggi ospita l'Archivio di Stato, venne progetto intorno ad un asse di simmetria rispetto a due corpi laterali con i quali compone un tutt'uno. Di questi tre edifici quello centrale è il più importante, progettato con soluzioni architettoniche importanti utili ad ospitare grandi spazi documentali. I due corpi laterali sono costituiti da una lunga sequenza di pilastri a tutta altezza.


Chiesa dei Santi Pietro e Paolo


Posta alla sommità della scalinata che chiude Viale Europa, la chiesa si presenta come un maestoso monumento ai Santi che tanto legame hanno con la romanità. Con il bianco dei suoi marmi rappresenta un punto cospicuo del quartiere visibile da qualsiasi angolatura e posizione.


All'interno dei vari edifici sono conservati molte importanti opere d'arte del periodo razionalista sia pittoriche che scultoree.

Tra queste nella fotografia a destra possiamo ammirare gli affreschi presenti nella parete di fondo del Salone d'Onore nel Museo delle Arti e Tradizioni Popolari


Home Page | Il Comitato | Le Attività | Il Quartiere | Rassegna Stampa | Contatti | Mappa del sito


| info@comitatoeur.org

Torna ai contenuti | Torna al menu