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02-2009 Il Fungo dell'EUR Restauro ed eco-tecnologie per la città

Le Attività > Verde e decoro urbano

Dall’ EUR Spa


Il Fungo dell'EUR
Restauro ed eco-tecnologie per la città

 
Roma, 26 febbraio 2009 - Alle ore 10.00, presso la torre piezometrica dell'Eur, meglio nota come il Fungo, si è tenuto un incontro-sopralluogo per fare il punto sullo stato dei lavori di ristrutturazione, ormai in via di ultimazione. Presenti all'evento Cristiano Rosponi, Presidente del CESAR, Roberto Spigaroli Direttore dei Lavori, Giuseppe Gori Amministratore della Gori Nazzareno srl, ditta esecutrice dei lavori, Massimo Bernardoni della CIM SpA e Mauro Miccio, AD di EUR SpA.

Con la realizzazione del Fungo, avvenuta tra il luglio e il dicembre del 1957 sul progetto degli architetti Colosimo, Martinelli e Varisco, venivano completate tutte le infrastrutture che hanno reso l'Eur un'avanguardia urbanistico-architettonica; grazie a questa curiosa ed inconfondibile struttura, infatti, l'Eur è l'unico quartiere di Roma ad avere un proprio approvvigionamento idrico, non potabile, per il mantenimento del verde pubblico (approvvigionamento idrico garantito da 44 pozzi artesiani di captazione localizzati nelle adiacenze del Castello della Cecchignola e lungo la galleria di adduzione che arriva all'Edificio di Riunione restaurato negli anni '90).

La peculiare torre di 51 metri è principalmente conosciuta dai cittadini per il ristorante panoramico collocato alla sua sommità, dal quale si ha una veduta spettacolare che con un solo sguardo ci porta dal litorale (Fiumicino) al pieno centro storico (San Pietro) e che è recensito dalle principali guide di ristorazione internazionali. L'attività di ristorazione venne avviata, all'epoca, dall'allora gestore, il famoso tenore Mario Del Monaco.

In realtà il Fungo è un serbatoio idrico, che serve sia per l'impianto antincendio del comprensorio dell'Eur sia per la rete di innaffiamento dei parchi di proprietà di EUR SpA e dei giardini privati della zona e che consente, infine, il funzionamento delle fontane ornamentali del quartiere (come per esempio quelle di Via Civiltà del Lavoro, del Piazzale delle Nazioni Unite e del Salone delle Fontane). Tutto ciò grazie alla sua vasca da 2.500 metri cubi di acqua.

Al Fungo sono attualmente in atto opere di manutenzione straordinaria consistenti in una revisione generale strutturale e nel risanamento delle opere in cemento armato delle facciate: si stanno, infatti, attuando opere di impermeabilizzazione della copertura e si sta provvedendo alla sostituzione di alcuni infissi. Una particolare attenzione è stata dedicata agli interventi volti a sostenere l'inquinamento dell'aria, considerato uno dei problemi principalmente sentiti dalla collettività: a tale scopo verrà applicata una vernice che, in combinazione con la luce solare, riuscirà ad attivare un abbattimento rapido e duraturo di molti agenti inquinanti atmosferici presenti nell'aria, risultando una soluzione attiva contro lo smog. Tale prodotto rivestirà, una volta portati a termine i lavori di consolidamento del calcestruzzo, l'intera struttura e proteggerà lo stesso dalle future ossidazioni, allungando così i periodi tra una manutenzione e la successiva, assicurando inoltre un effetto antinquinante, antibatterico, antimuffa ed autopulente, che non permetterà al Fungo di annerirsi nel tempo per effetto dello smog. L'efficacia della vernice è già stata ampiamente provata sia per la Chiesa Dives in Misericordia di Richard Meier sia nel traforo di collegamento tra via del Tritone e via Nazionale, dove la riduzione dello smog è stata di oltre il 51%.

"Il restauro" ha detto Mauro Miccio "consentirà di riconsegnare ai cittadini uno degli emblemi della Capitale entro il maggio prossimo, dopo circa un anno di lavori che hanno portato grande sforzo progettuale oltre che economico interamente sostenuto da EUR SpA per oltre  un milione di euro".
Durante l'intero periodo di ristrutturazione, al fine di rispondere alla necessità d'acqua da destinare agli allarmi antincendio, EUR SpA si è fatta carico di realizzare alcuni idranti alimentati dall'Acea come rete alternativa.
 

Promemoria tecnico-storico


Con la realizzazione del “Fungo”, avvenuta tra il luglio e il dicembre del 1957 sul progetto degli architetti Colosimo, Martinelli e Varisco, commissionato dall’allora Ente EUR, venivano completate tutte le infrastrutture urbane che hanno reso l’Eur un’avanguardia urbanistico-architettonica; grazie a questa curiosa ed inconfondibile struttura, infatti, l’Eur è l’unico quartiere di Roma ad avere un proprio approvvigionamento idrico, non potabile, per il mantenimento del verde pubblico.

La peculiare torre piezometrica, con i suoi 51 metri di altezza, è principalmente conosciuta dai cittadini per il ristorante panoramico collocato alla sua sommità dal quale una veduta spettacolare consente di abbracciare con un solo sguardo Fiumicino sul litorale e San Pietro in pieno centro storico. Recensita dalle principali guide internazionali, l’attività venne avviata dal famoso tenore Mario Del Monaco. In realtà, però, il Fungo è stato progettato e realizzato, appunto, come serbatoio idrico. Con la sua vasca dalla capacità idrica di 2.500 metri cubi alimenta l’impianto antincendio del comprensorio EUR, la rete di innaffiamento dei parchi di proprietà di EUR SpA e dei giardini privati del quartiere, consentendo infine il funzionamento delle fontane ornamentali del quartiere (come per esempio quelle di Via Civiltà del Lavoro, del Piazzale delle Nazioni Unite e del Salone delle Fontane).
L’approvvigionamento idrico dell’EUR, per usi non potabili, dalla quantità media di circa 350 lt/sec, viene garantito da 44 pozzi artesiani di captazione localizzati nelle adiacenze del Castello della Cecchignola (antica residenza estiva dei Pontefici) e lungo la galleria di adduzione che arriva all’Edificio di Riunione restaurato negli anni ’90. L’acqua convogliata in canali posti all’interno della galleria medesima, confluisce nell’Edificio di Riunione e si immette in una tubazione interrata. La tubazione interrata, di circa 420 metri di lunghezza, giunge all’altezza di Via Laurentina e quindi raggiunge, attraverso le gallerie di servizio, i luoghi di utilizzazione (lago) e smistamento (Centrale di Sollevamento di Via Oceania).

Anche il lago, con la sua superficie di 85.000 metri quadrati, costituisce un’ampia riserva d’acqua utilizzabile per l’innaffiamento o in funzione antincendio. Infatti, al di là dell’aspetto puramente paesaggistico, ha consentito più volte in passato agli elicotteri della Guardia Forestale o dei Vigili del Fuoco di prelevare acqua senza arrivare al mare per spegnere incendi sviluppatisi nelle vicinanze. Il lago, viene alimentato da 12 bocche di erogazione dove confluisce l’acqua in esubero non utilizzata per soddisfare le richieste degli utenti. Questo meccanismo permette, dunque, un continuo ricambio di acqua che, unitamente al funzionamento della grande fontana della cascata e dei quattro getti posti nell’invaso, produce un’efficace ossigenazione tanto che l’acqua del lago è di tipo balneabile come attestato da analisi periodicamente da laboratori chimici autorizzati. La centrale di sollevamento (cuore “pulsante” del sistema di distribuzione e approvigionamento) operativa fin dal 1960, è stata modernizzata negli anni ’90. Da questa centrale l’acqua viene sollevata al “Fungo” (mc 2500) che la immette nei diversi canali di distribuzione e utilizzo. L’impianto (circa 100 chilometri di tubazioni di vario diametro) viene utilizzato, come si è già detto, prevalentemente per l’innaffiamento del verde privato (circa 500 utenze), dei parchi e delle strade del comprensorio (circa 2000 idranti), ma anche per le prese antincendio (circa 90) a disposizione dei Vigili del Fuoco, per il condizionamento estivo del Ministero delle Finanze, oltrechè per alimentare gli invasi delle fontane ornamentali del quartiere.

I lavori di ristrutturazione


Al Fungo sono attualmente in atto opere di manutenzione straordinaria consistenti in una revisione generale strutturale e nel risanamento delle opere in cemento armato delle facciate: si stanno, infatti, attuando opere di impermeabilizzazione della copertura e si sta provvedendo alla sostituzione di alcuni infissi. Una particolare attenzione è stata dedicata agli interventi volti a sostenere l'inquinamento dell'aria, considerato uno dei problemi principalmente sentiti dalla collettività: a tale scopo verrà applicata una pittura che, in combinazione con la luce solare, riuscirà ad attivare un abbattimento rapido e duraturo di molti agenti inquinanti atmosferici presenti nell'aria, risultando una soluzione attiva contro lo smog. Tale prodotto rivestirà, una volta portati a termine i lavori di consolidamento del calcestruzzo, l'intera struttura e proteggerà lo stesso dalle future ossidazioni, allungando così i periodi tra una manutenzione e la successiva, assicurando inoltre un effetto antinquinante, antibatterico, antimuffa ed autopulente, che non permetterà al Fungo di annerirsi nel tempo per effetto dello smog. Tali interventi consentiranno di riconsegnare ai cittadini uno degli emblemi della Capitale entro il prossimo mese di aprile.
L’insieme degli interventi di restauro dovrebbe terminare entro il maggio prossimo dopo circa un anno di lavori che hanno comportato un grande sforzo progettuale oltre che economico. Il costo dell’intervento, commissionato da EUR SpA, ammonta approssimativamente a 1.500.000 di euro.
Al fine di soddisfare, durante il periodo di ristrutturazione, la necessità d'acqua da destinare all'impianto antincendio, EUR SpA ha provveduto a realizzare nel territorio una rete alternativa grazie a degli idranti, direttamente alimentati dall' Acea.
 

Febbraio 2009

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