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09-06-2007 Proposta di modifica al "Progetto filobus"

Le Attività > Mobilità

Proposte di modifica per il “Progetto filobus”



Il Dipartimento VII del Comune di Roma ha recentemente illustrato alle rappresentanze dei cittadini il progetto per un sistema di trasporto pubblico che dovrebbe invogliare le persone a non utilizzare il mezzo di trasporto privato.

Criticità del Progetto


1) Il sistema proposto, costituito da filobus, non garantisce un’elevata capacità di trasporto (ne’ più ne’ meno analoga a quella di autobus su corsia preferenziale).

Disperdere il tracciato lungo le strade secondarie dei vari quartieri, inoltre, allunga il precorso e quindi anche i tempi di percorrenza del mezzo, disincentivandone l’uso.

2) La cittadinanza non gradisce gli inestetismi della linea di alimentazione aerea.

3) La penetrazione urbana, per la gran parte su sede propria, prevede in più punti il rifacimento di sedi stradali, con inaccettabili riduzioni di pregevoli aree attualmente destinate a Verde o a marciapiedi.

4) L’attuale collasso della viabilità è dovuto per la gran parte a flussi di traffico provenienti da aree ben più lontane di quelle servite dal sistema di trasporto proposto dal Comune. Senza la previsione di capienti parcheggi, questo flusso di traffico non potrà essere intercettato neanche in minima parte.

5) Il tracciato interessante il quartiere EUR renderebbe ancor più critica la congestione del traffico privato. Potrebbe perciò essere realizzato solo se si alleggerisse notevolmente tale traffico convogliando nel sottosuolo, mediante un tunnel, il flusso veicolare “passante”.
Tale tunnel, denominato “Tunnel dei Congressi”, deve estendersi dal cosiddetto “Piazzale degli Oceani” alla Via delle Tre Fontane. In tal modo una delle attuali carreggiate della Via C. Colombo (da utilizzare per entrambi i sensi di marcia) potrebbe essere riservata al tram.

Proposte di modifica


La cittadinanza ritiene di poter fare a meno della rete di trasporto prevista dal Comune e suggerisce, piuttosto, la realizzazione del prolungamento della Linea “B” della Metropolitana fin oltre il G.R.A., ove dovrà essere realizzato un grande nodo di scambio.

Tale prolungamento, però, richiederebbe la disponibilità di fondi molto maggiori.

Ciò premesso, si elencano nel seguito le modifiche che possono favorire l’uso di un sistema di trasporto su sede propria pur meno efficace di quello della Metropolitana, ma accettabile in attesa della realizzazione del prolungamento richiesto dai cittadini:

1) Il filobus deve essere sostituito dal tram, che garantisce una maggiore capacità di trasporto.
Le tecnologie adottate per i tram, inoltre, consentono già da oggi di realizzare sistemi di alimentazione “dal basso”, evitando gli inestetismi della linea di alimentazione aerea. A tale proposito si suggerisce l’adozione del sistema utilizzato nella città di Bordeaux, visibile nelle fotografie seguenti.



Dalla sua inaugurazione nel Dicembre del 2003, il tram di Bordeaux utilizza un sistema di alimentazione dal suolo che consente di preservare il patrimonio architettonico paesaggistico, sopprimendo le linee elettriche aeree.

Il tram, generatore di nuovi luoghi d'incontro, in particolare nella periferia di Bordeaux, è la colonna vertebrale che ha ristrutturato l'agglomerato urbano bordolese.

Dopo 50 anni in cui regnava una politica di trasporto imperniata sul «tutto automobile», lo scopo dell'amministrazione comunale è stato quello di fare di Bordeaux, grazie al tram, una città ecologica in cui gli abitanti potessero lasciare la loro auto nel garage.

2) Il tracciato su sede propria non deve interessare viabilità anguste o trafficate, ma solo viabilità ampie e defilate dai grandi flussi di traffico. In mancanza di queste ultime, occorre che la sede del tram sia realizzata su di un nuovo sedime, che non limiti l’ampiezza della viabilità esistente, che non comporti la riduzione di pregevoli spazi attualmente destinati a Verde e che non necessiti di restringere i marciapiedi.

Devono inoltre essere eliminate le intersezioni a raso, almeno negli incroci dove è prevista una maggiore frequenza di transito (si vedano, per esempio, gli incroci della Via C. Colombo con le Vie degli Oceani e con il Viale dell’Umanesimo).

3) Devono essere realizzati parcheggi di interscambio in corrispondenza delle fermate terminali della rete tranviaria, incentivando il “Park & Ride” con l’adozione di tariffe convenienti per la sosta.

4) Per ridurre al minimo i tempi di percorrenza, la rete tranviaria non deve penetrare all’interno dei centri abitati, ma deve costituire preferibilmente un “sistema di collegamento” tra i parcheggi succitati (da ubicare, questi sì, in prossimità dei centri abitati) e il punto di interscambio con la Metropolitana.

Tale punto di interscambio può essere individuato nella fermata Eur Fermi della Linea “B” della Metropolitana.
Potendo destinare un’intera carreggiata della Via C. Colombo al transito dei mezzi pubblici, questi si dipartiranno e giungeranno da e per la fermata Eur Fermi senza alcuna interferenza con il flusso dei mezzi di trasporto privati, che interesseranno l’altra carreggiata.

5) All’interno dei singoli quartieri devono essere previste flotte di minibus (a trazione elettrica alimentata da batterie) che facciano la spola da e per le fermate del tram e, transitando in prossimità delle abitazioni, consentano di raggiungerle anche senza utilizzare il mezzo di trasporto privato.

6) Il Progetto prevede che quasi tutte le linee giungano all’EUR confluendo sulla direttrice della Via C. Colombo, tranne quella proveniente da Tor Pagnotta, che giunge alla stazione Laurentina.

Facendo giungere anche questa linea alla fermata EUR Fermi, confluendo sulla Via C. Colombo attraverso il Laurentino 38, si conseguirebbero i seguenti risparmi:

  • Risparmio sulla lunghezza del tracciato (sia di realizzazione che di gestione).


  • Risparmio sulla realizzazione delle modifiche della sede viaria della Via Laurentina.


  • Risparmio sull’abbattimento delle alberature.


  • Risparmio sul restringimento dello spazio pedonale.


  • Risparmio sulla realizzazione delle opere di attestamento della linea (pensiline, dispositivi di inversione marcia, ecc., ecc.) e sulla gestione del capolinea.


Alcuni dei succitati risparmi si traducono in sensibili economie, che potrebbero compensare buona parte delle risorse necessarie a realizzare i manufatti per un attraversamento in quota della Via Laurentina e per un transito paesaggisticamente compatibile attraverso l’area a margine dell’urbanizzazione del quartiere Laurentino 38.

7) Si osserva inoltre che far passare il tracciato attraverso il Laurentino 38, in particolar modo lungo la Via Martinetti, aggiungerebbe al progetto un’eccezionale valenza di valorizzazione e di recupero del territorio.

Quella zona, infatti, costituisce l’area più depressa del quartiere, dove tra l’altro l’amministrazione ha già investito cospicue risorse per far abbattere alcuni dei “ponti” che ne caratterizzavano gli elementi di maggior degrado.

8) Il tratto previsto lungo la Via Laurentina, oltre ad interessare una viabilità già congestionata dal traffico, dal Viale dell’Umanesimo alla Stazione Laurentina della Metropolitana comporterebbe interventi di riduzione del Verde e dei marciapiedi. Dall’immagine che segue è inoltre facile verificare che la sede del tram avrebbe anche una lunghezza maggiore.





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