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20-04-2008 Repubblica EUR chiuso il Lunapark

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Eur, chiuso il Lunapark


Repubblica — 20 aprile 2008 pagina 9 sezione: ROMA

La ruota degli innamorati è ferma, le giostre immobili, i cancelli sbarrati. E nessun cartello che spieghi. E fuori, in un sabato pieno di sole, ragazzini e genitori a chiedersi «ma perché il Lunapark non è aperto?». Il Luneur è chiuso. «Chiuso dal prefetto per la messa in sicurezza della zona. Chiuso perché vanno fatti dei lavori di adeguamento e messa a norma delle strutture», spiegano dall' Eur spa, proprietaria dello spazio. «Nessuno ci ha avvertito», dicono indignati gli esercenti degli impianti che raccontano in un sit-in improvvisato davanti ai cancelli secondari di come ieri mattina abbiano trovato le porte bloccate. «E senza nessuno che ci dicesse il perché». «Il vero motivo della chiusura? "Cinecittà entertainment", che ha vinto l' appalto e deve rilanciare il parco non riesce a entrare in possesso dell' area. E questo perché non si risolve il contenzioso fra Eur spa e l' attuale gestore Luppro», afferma Remigio Cona, ex direttore del parco e rappresentante di un gruppo di gestori di giochi avuti in sub concessione. Motivazioni diverse dunque, figlie di una ingarbugliatissima storia fatta di concessioni, sub concessioni, nuovi gestori che dovrebbero prendere il posto dei vecchi, vecchi che non se vogliono andare. Tutto comincia nel marzo 2007 quando la Luppro, storica concessionaria del Luneur, cede la proprietà alla "Santa Eleonora". Questo, nonostante a fine dicembre scada la concessione e un nuovo bando aggiudicherà la gestione. Il primo effetto è la recinzione del Lunapark e il pagamento del biglietto: 16 euro con accesso alla gran parte dei giochi. «E' cominciata così la nostra fine - dicono alcuni esercenti - Troppo alto il prezzo dell' ingresso. E per gli intrattenimenti extra nessuno giustamente tirava fuori altri soldi». L' Eur spa dà un' altra versione: «Giusto recintare il parco, perché chiunque, balordi compresi, poteva entrare. I genitori passavano tutto il tempo a controllare i bambini invece di farli giocare». A dicembre nuovo bando. Lo vince "Cinecittà Entertainment" «che dà garanzie di fideiussione, di rilancio e la sicurezza che chi ha lavorato negli ultimi tre anni verrà ricollocato» spiegano da Eur spa. Ma è ancora la Luppro che a tutt' oggi gestisce l' impianto. «E' vero, ci sono dei ritardi - afferma Michelangelo Puglisi, amministratore delegato della Cinecittà - E siamo ancora in attesa». Nel frattempo però nessuno paga l' affitto: «Trecentomila gli euro che persone ormai abusive devono alla nostra società», dicono dall' ex ente Eur. è un braccio di ferro, dunque, che va avanti da mesi, coinvolgendo piccoli imprenditori («Gestisco un tiro a segno dal Sessanta e mai era successa una cosa del genere» spiega Rina Venturi). E grandi società. Che fanno accuse precise: «Abbiamo dovuto inoltrare un esposto al commissariato, perché dopo il nubifragio di qualche settimana fa ci è stato impedito di entrare per controllare il livello di sicurezza degli impianti e gli alberi resi pericolanti dalla pioggia» dicono ancora a Eur spa. E ora la commissione prefettizia ha risolto il problema chiudendo il parco. Come finirà la vicenda? L' Eur spa spera nel buon senso di chi sta lì come abusivo: «facilitando l' entrata di Cinecittà Entertainement che renderà più bello il parco e si impegnandosi a mantenere i posti di lavoro». Altrimenti? «Altrimenti, come accade per tutti gli sfratti - dicono - interverrà la forza pubblica». - ALESSANDRA PAOLINI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/20/rm_033eur.html

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