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I misteri di Via Tiberiade

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I misteri di Via Tiberiade



In California, per la precisione a San Francisco, c’è una strada, Lombard Street, famosa come la “strada più tortuosa del mondo”.


San Francisco - Lombard Street

Sicuramente ha molte curve, ma è una strada monotona ed insignificante, se non per il fatto che è riportata su tutte le guide turistiche della città ed è mantenuta in un modo impeccabile.

A Roma, per la precisione all’EUR, c’è una strada potenzialmente molto più bella di Lombard Stree. Si chiama Via Tiberiade e, pur avendo solo poche curve (ma dei veri e propri tornanti), potrebbe essere un “gioiello”, se ben mantenuta.

Naturalmente non è riportata su alcuna guida turistica (abbiamo già tante cose da far vedere ai turisti,….. mica possiamo abbassarci al livello degli Americani, che non hanno la nostra storia ne’ i nostri ruderi!)

Tutti però sanno perfettamente che, al contrario degli Statunitensi (che vivono la “civiltà dell’automobile”), gli Italiani si muovono anche a piedi.

Allora proprio non si comprende per quale motivo i marciapiedi non sono affatto considerati nel programma di manutenzione della via in questione. Nel seguito si possono “ammirare” dei dettagli significativi di alcuni punti, emblematici dell’abbandono in cui versano.

Anche questa scarsa manutenzione deve essere considerata nel quadro della campagna “Facciamo di Roma tutto un rudere” (visto che i ruderi sono la nostra ricchezza turistica)?





Viene poi da chiedersi come mai, dopo la seconda curva (procedendo verso valle, cioè scendendo la strada) accade una cosa stranissima: “scompaiono i lampioni”.

Sì, perché la terza curva è buia.

L’impressione è che manchino dei lampioni.

In realtà mancano veramente!

Come se, inopinatamente caduti, questi lunghi pali (comprensivi di corpo illuminante posto sulla loro sommità) fossero stati presi da qualche “raccoglitore” di materiale metallico e portati via tra l’indifferenza di chi dovrebbe vigilare.

“Che fanno al Comune” avrebbe detto una mia nonna dalle espressioni colorite “dormono da piedi?”. Ma la mia nonna era dell’800. Ora siamo entrati nel 3° Millennio (e abbiamo fatto grandi progressi, …… all’indietro).


Forse, un giorno, in questo "buco" era infisso un palo della luce?

Dove ci sono, i pali sono colorati in modo diverso: uno grigio, uno verde. . . . Ma questa arlecchinata non infastidisce l’occhio del passante (in fondo potrebbe essere un’amena trovata cinematografica, visto che all’EUR si girano tante “fiction”!).

Il mistero più “misterioso” è un altro.

Prima della terza curva, infatti, si notano dei lampioni con idoneo corpo illuminante.



Superata la terza curva (quella buia), sorge spontanea una domanda: “Perché, all’improvviso, cambiano i corpi illuminanti?”



E già! I pali della luce, dalla curva buia in poi, sono sovrastati da una palla di vetro e non più dal corpo illuminante visto nella fotografia della pagina precedente (sicuramente più adatto ad un’illuminazione stradale).

Avendo una scala sufficientemente lunga si potrebbe salire fin lassù e provare a vedere se all’interno di quella “palla di vetro” è possibile scrutare il futuro del quartiere EUR. Ma è meglio evitare, infatti neanche un mago potrebbe predire le idee geniali dell’Amministrazione.

Ma non è finita qui. Alla fine della Via Tiberiade si scopre un altro mistero.

Sembrerebbe che per realizzare i marciapiedi sia stato utilizzato un particolare tipo di asfalto, che stimola la crescita dell’erba.



Viene da chiedersi perché il Comune, ovviamente senza svelare il prezioso copyright di questo stupefacente prodotto, non lo usi per “asfaltare” le aiuole del Viale Tupini o del Viale SS. Pietro e Paolo (così, forse, si potrebbe sperare di vedervi crescere l’erba!!).

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