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26-10-2008 Il Messaggero Roma: allarme all'Eur per le palme ammalate

Rassegna Stampa > 2008

Roma: allarme all'Eur per le palme ammalate
Un parassita le uccide, task force contro il contagio


di Giulio Mancini
ROMA (26 ottobre) - Una task force di vigili urbani da inviare nelle ville, giardino per giardino, a caccia delle palme infestate. E ordinarne l’abbattimento con la distruzione immediata. All’Eur, dopo che la malattia ha colpito ben tredici delle più belle dattilifere di Roma, quelle di via della Musica, è allarme massimo per il ”punteruolo rosso”, il terribile parassita che non lascia scampo.
Ieri mattina i tecnici del Comune di Roma insieme agli esperti di ”Arboricoltura.net” e del Collegio dei periti agrari, organismi che si sono occupati della prevenzione sperimentale dai danni del Rhynchophorus ferrugineus, coleottero meglio noto come il ”punteruolo rosso”, hanno tentato l’ultima carta. In viale della Musica tredici palme delle 68 Phoenix canariensis piantate più di trent’anni fa per abbellire l’Eur, sono state attaccate dal parassita. Quindici giorni fa ciascuna delle essenze malate era stata trattata con un’iniezione di abamectina sparate a tre atmosfere di pressione. Si sperava nel risultato positivo che era stato ottenuto, con una percentuale del 98 per cento di successo, su oltre trecento piante-test tra Ostia e Villa Torlonia. Invece, contrariamente a quanto era stato per le palme della sperimentazione, su quelle di viale della Musica le iniezioni non hanno fermato la morìa.

Così ieri mattina i tecnici, protetti dall’intossicazione come astronauti e armati anche di braccio elevatore con cestello, hanno cosparso 40 litri di soluzione velenosa su ciascuna delle sessantotto palme della strada.
«I prodotti impiegati sono a bassa tossicità e fanno parte del gruppo di quelli autorizzati per il trattamento in area urbana garantisce Leonardo Perronace, a capo del team di studiosi. Su viale della Musica le iniezioni hanno dato risultati parziali non per scarsa efficacia del metodo ma perché l’infestazione che abbiamo trovato era in stato avanzato ed era massiccia. Speriamo che questa tecnica di percolamento dia risultati definitivi».
«La situazione è seria aggiunge Clelia Logorelli, agronomo responsabile del patrimonio ambientale dell’Eur Spa. Le palme di viale della Musica dal 2000 sono state acquisite alla competenza comunale ma se fossero ancora sotto la nostra responsabilità io avrei optato per una soluzione ancora più radicale: l’abbattimento delle piante malate ed il loro incenerimento. La minaccia è altissima e c’è bisogno di un’iniziativa forte».

Nelle ville del quartiere le palme sono diffusissime. Si calcola che siano diverse centinaia. Sono tutte nell’obiettivo del ”punteruolo rosso” e chissà quante già sarebbero state colpite dal mortale coleottero, la cui azione si manifesta dopo diverse settimane dal suo insediamento. «Due settimane fa indica Logorelli abbiamo fatto una ricognizione sulle nostre palme che si trovano a ridosso dei palazzi uffici e nel parco del lago. Siamo saliti sulla sommità della chioma e riteniamo che non siano state ancora colpite. Le abbiamo messe sotto stretto monitoraggio ma la stessa perizia non è accertabile nei privati per questo c’è bisogno di un deciso intervento dell’amministrazione». A maggio, addirittura, dietro consiglio di un esperto del Centro Studi di Sanremo, i giardinieri dell’Eur Spa non procedettero alle rituali potature per evitarne l'indebolimento e la vulnerabilità all’azione del coleottero. Nelle prossime ore la società di gestione del quartiere chiederà al Municipio XII e alla Polizia municipale che si proceda ad una verifica serrata all’interno delle ville private. «C’è una legge regionale che regola la lotta obbligatoria al punteruolo rosso ricorda l’agronoma dell’Eur Spa e bisogna farla applicare prima che l’epidemia distrugga il patrimonio palmizio di questo quartiere come del resto della città. Va fatto un monitoraggio rigoroso e a tappeto. Perciò chiederemo che sia istituito un coordinamento unico con l’amministrazione locale».

I dati riguardanti le 114 palme trattate a Ostia, dove il fenomeno è molto esteso, rivelano che pressoché nessun esemplare è stato colpito dal parassita dopo l’iniezione a pressione di abamectina. Solo in tre casi, classificati ad aprile come ”sospetti”, le patologie sono diventate conclamate. «Segno che l'unica strada da percorrere è quella della prevenzione» indicano dagli uffici comunali. Il test sperimentale voluto dal Comune di Roma, però, ha riguardato soltanto 315 Phoenix Canariensis: ben poca cosa rispetto agli oltre 2.500 esemplari distribuiti in tutta la città. E quelli di viale della Musica, ormai agonizzanti, non erano stati inclusi nel piano sperimentale.

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