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Le Attività > Mobilità
Sapienza – Università di Roma,
Prima Facoltà di Architettura “L. Quaroni”, Facoltà di Economia “G. Barone”
Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Valutazione Ambientale, Territoriale e Urbanistica
Corso Integrato “Città e Mobilità”
(Docente: Prof. Arch. Bruno Monardo)
Gruppo di lavoro: Alessandro Boca, Giacomo Marchese, Luca Mazzetti
Mobilità e trasformazione d’uso del suolo nel XII Municipio
La valutazione effettuata dal gruppo di lavoro mette in luce, a fronte della condizione attuale, dei carichi insediativi in corso di attuazione e previsti dal Nuovo PRG di Roma (con i relativi impatti sul sistema della mobilità), come sorgano prepotemente alcuni temi di riflessione critica sull’approccio operativo dell’Amministrazione comunale con evidenti discrasie sui livelli di coerenza tra le scelte localizzative delle grandi centralità di livello metropolitano e urbano da una parte, e l’accessibilità attraverso sistemi privilegiati di trasporto collettivo che negli intenti di principio del nuovo strumento urbanistico comunale avrebbero dovuto accompagnarne (e condizionarne) “in sincrono” l’attuazione.
L’Amministrazione, nel suo ruolo di gestore delle trasformazioni urbanistiche e di mediatore degli interessi privati, si trova a dover operare in una stagione forse irripetibile per la città in quanto a vitalità edificatoria e alla relativa consistenza degli interventi programmati. Tuttavia, si sta prospettando uno scenario di trasformazione della città (e del quadrante meridionale in particolare) a due velocità. La realizzazione di molti interventi dal carico urbanistico rilevante in termini di flussi generati e attratti (Centralità Metropolitana Castellaccio, Centro Congressi Italia, comparto ex Ministero delle Finanze, area dell’ex Velodromo Olimpico) unitamente alle polarità esterne sulle grandi infrastrutture viarie radiali (Centralità Acilia Madonnetta, polarità sull’asse Roma-Fiumicino, comparto ex Fiera di Roma, terziario in Piazza dei Navigatori, insediamenti residenziali esterni al GRA sulla via Laurentina, etc.) è già in progress o in procinto di decollare con il consenso dell’amministrazione, mentre la rete della mobilità e in particolare dei sistemi di trasporto collettivo “performanti” (linea D e prolungamento linea B della metropolitana, trasformazione della Roma-Lido) restano “al palo” per mancanza di risorse. Rispetto agli interventi edilizi non sembra sussistere un corrispondente impegno programmatorio e progettuale dal punto di vista delle infrastrutture per le reti di accessibilità collettiva “portanti” e più in generale della mobilità, sottovalutando le conseguenze che si prospettano a breve e medio termine in termini di congestione e degrado dell’ambiente urbano. Impegno che, in un contesto di interventi di tale consistenza riguardo l’occupazione di suolo e l’incremento della relativa domanda di trasporto, dovrebbe necessariamente essere presupposto imprescindibile della pianificazione complessiva.
L’analisi verte sull’individuazione delle criticità salienti all’interno del XII Municipio della Capitale (EUR), relativamente al sistema della mobilità attuale e a quello che si va delineando per via delle trasformazioni urbanistiche che lo interessano.
Nello specifico lo studio è articolato in due fasi:
Per ogni zona urbanistica del Municipio e per due comuni limitrofi che gravitano su di esso, sono stati presi in considerazione i seguenti dati di ingresso: addetti e occupati (Fonte: Istat) per le attività produttive (Agricoltura e Industria, Commercio, Servizi e Pubblica Amministrazione); numero dei residenti in età scolastica e dei posti disponibili negli istituti scolastici per l’Istruzione superiore (Fonte: Istat); il numero dei fruitori dello spazio urbano e ed il valore della “capacità recettiva” di ciascuna zona per i city users. Per calcolare il numero dei fruitori, si è tenuto conto, con opportuni modelli di calibratura, della popolazione residente per ciascuna zona urbanistica in grado di esprimere una domanda autonoma di mobilità personale, mentre per risalire al valore dell’attrattività dei city users sono state effettuate analisi campione, parametrando per le diverse attività economiche il rapporto tra posti di lavoro e visitatori.
Una volta quantificato numericamente quali fossero le entità degli spostamenti tra ogni zona urbanistica e tra le zone extra-municipio, per ciascun ambito (Agricoltura e Industria, Commercio, Servizi, Scuola, City Users), si è provveduto a tracciare le linee dei grafi tra nodi origine e nodi destinazione e ad assegnare la ripartizione degli spostamenti sulla rete per le diverse modalità.
Dalle analisi condotte, che hanno permesso di stimare come e quanto si andranno a modificare gli attuali insediamenti, è emerso un dato sintetico molto significativo: nel complesso, nell’area oggetto di studio, si andrà a registrare un aumento del peso insediativo in grado di generare un incremento della domanda di mobilità pari circa al 18%.
Il carico insediativo incrementale è destinato a trasferirsi inevitabilmente sulle infrastrutture esistenti, visto che le previsioni del Nuovo P.R.G. contemplano delle sostanziali migliorie solamente a medio lungo termine (2).
Un incremento dei flussi apparentemente governabile (18% circa) si collocherà in realtà su un sistema infrastrutturale già al limite delle sue capacità. Al riguardo si ricorda che studi ACI-ASCA già nel 2005 hanno messo in evidenza come la via Cristoforo Colombo subisca un transito orario di veicoli superiore di oltre il 20% rispetto alle sue capacità con la prospettiva di un costante incremento dei fenomeni di congestione di tutta la rete viaria afferente. (3)
Va inoltre considerato un caso molto particolare: il nuovo Centro Congressi Italia, che attirerà degli users già di per sé restii al trasporto pubblico su gomma, si troverà completamente sconnesso dalla sua principale porta d’ingresso, ovvero l’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci. È chiaro dunque come non possa essere contemplata a lungo l’idea che l’unico mezzo realmente ipotizzabile per raggiungere il centro congressuale dallo scalo romano, sia il solo TAXI, che andrebbe ad aggiungere ulteriori ed insopportabili flussi sulla via Cristoforo Colombo, eminentemente nel suo tratto di attraversamento dell’EUR.
Sempre la via Cristoforo Colombo, insieme alla satura via Pontina, dovrebbe alimentare poi i flussi in entrata ed uscita dalla futura centralità di Castellaccio, ed è dunque logico pensare come ciò comporterà dei pesanti stravolgimenti anche sulla mobilità interna al quadrante e in particolare nel cuore del “pentagono” dell’EUR.
Roma, luglio 2007
(1) Cfr. Allegato A.
(2) In quanto legate, sostanzialmente, ad infrastrutture pesanti su ferro di difficile e lunga realizzazione. Va considerato inoltre che tali previsioni non sono ancora approdate ad una fase progettuale avanzata, ed inoltre che in realtà esse interessano solo marginalmente la nostra area di studio.
(3) Lungo la Cristoforo Colombo nel 2005 si registravano transiti veicolari giornalieri in ingresso all’EUR di 83.767 veicoli (picchi al mattino di 6.169 veicoli e alla sera di 6.163) e in uscita dall'Eur: 47.460 veicoli con picchi di 3.547 mezzi di mattina e 3.686 di sera.
Complessivamente la ricerca ha rilevato un transito lungo via Cristoforo Colombo di 131.227 veicoli a fronte dei 94.713 del GRA e dei 42.446 dell'autostrada Roma-Fiumicino In media sulle corsie monitorate della Cristoforo Colombo transitavano 3000 veicoli/ora a fronte di una capacità oraria di 2400 veicoli/ora (Fonte ACI-ASCA 2005).
Allegato A
1) Centro Congressi Italia (Progetto di M. Fuksas, c.ca 27.000 mq + parcheggi per 2500 posti auto pubblici, privati, pertinenziali + albergo 450 stanze)
2) Progetto ex torri Ministero delle Finanze (progetto R. Piano, c.ca 400 nuovi appartamenti di lusso, mix funzionale: 95% residenziale + 5% commerciale)
3) Velodromo (mix funzionale: att. sportive prevalente + commerciale + direzionale pubblico (scuole, asili, uffici della circoscrizione) + direzionale privato + servizi + verde pubblico. Prevista la realizzazione di c.ca 25.000 nuovi parcheggi)
4) Centralità EUR- Castellaccio ( centralità di livello metropolitano, progetto Studio Purini: 800.000 mc circa con strutture ricettive, multisala, direzionale, centro commerciale + previsti circa 70.000 mc di residenziale verso Spinaceto) Nello specifico le cubature previste riguardano:
5) P.R.U. Laurentino ( 400 ha, previsti 10 interventi con finanziamenti a carico di privati (residenziale, recupero cubature per att. terziarie, servizi privati e residenze speciali) + 39 interventi pubblici)
6) Interventi per la viabilità ( nuovo tunnel per viabilità interquartiere Laurentino-Torrino sud-Decima + nuovo svincolo su Via Cristoforo Colombo a servizio della Centralità EUR - Castellaccio + Corridoio della Mobilità EUR/Tor de Cenci che prevede l’attraversamento anche di EUR - Castellaccio)
7) Polo industriale Castel Romano (approvato piano particolareggiato per intervento su un’area di 326 ha di cui: 117, 6 per att. produttive, 8,6 per servizi, 24,5 per viabilità)
8) Polo industriale Santa Palomba (approvato piano particolareggiato per intervento su un’area di 352 ha di cui: 211 per att. produttive, 16,8 per servizi, 26 per viabilità)
9) Contratto di Quartiere Laurentino (interventi di recupero delle cubature esistenti + interventi per la mobilità infraquartiere)
10) Costituzione centralità locale Laurentina (riqualificazione spazi pubblici)
11) Recupero zone abusive/ ex abusive secondo previsioni NPRG di Roma (2004) in fase di approvazione
12) Programmazione strategica Flaminio-Fori-EUR NPRG di Roma (il programma prevede la realizzazione di assi trasversali per la viabilità interquartiere, percorsi pedonali, parcheggi, complessi alberghieri)
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