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10-04-2009 Tram su gomma EUR - Fiumicino

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Tram su Gomma Eur - Fiumicino



E’ apparso su Nuovo Oggi dell’8 aprile ’09 il seguente articolo:


Si parla anche della realizzazione del “Ponte dei Congressi” che non farà altro che peggiorare la situazione del traffico perchè aumenterebbe il numero di veicoli in circolazione verso l’Eur ed i quartieri limitrofi.

Non sarebbe meglio utilizzare questi fondi per riversarli su progetti più urgenti che aiuterebbero a risolvere gran parte della situazione di mobilità? Per esempio: la trasformazione urgente della Roma-Lido in metropolitana, il Collegamento tra Nuvola-Fiera e Fiumicino, vedi link, la realizzare di una Metropolitana Leggera o anche un “tram su gomma a guida immateriale” sul tipo di quello di Eindhoven, il prolungamento della Metro B oltre il Raccordo…..

Per quanto riguarda il suddetto articolo, riportiamo alcune correzioni e precisazioni da parte dell’Ing. Paolo Ercolani:

Il termine “tram leggero su gomma”, usato in prima colonna, è un termine che non esiste.
Tale termine può perciò generare confusione, perché esiste una metropolitana leggera, ma non un tram leggero. Esiste caso mai un tram su ferro ed un tram su gomma.
 
I tram su gomma, rispetto a quelli su ferro, hanno il grande vantaggio di non richiedere la posa dei binari (la qual cosa, oltre a costituire un grosso risparmio, costituisce anche un grande aspetto di “libertà”, giacché in caso di necessità il tram può circolare liberamente come un qualsiasi bus).
 
È stato inoltre errato fare riferimento alla proposta come a quella di una “sorta di filobus che viaggia su corsia protetta”.
La proposta, come si può leggere nel documento, prevedere che il tram su gomma viaggi obbligatoriamente in sede propria solo tra la Fiera di Roma e l’Eur, mentre possa addirittura immettersi sull’autostrada nel tratto solitamente poco trafficato tra la Fiera di Roma e l’Aeroporto di Fiumicino.  
 
Per non sbagliare sarebbe bastato riprendere pari pari le parole del documento: I sistemi “Tram su gomma” presentano tra di loro sostanziali differenze proprio nell'elemento distintivo peculiare costituito dal tipo di vincolo (meccanico, ottico, magnetico).
Andava caso mai sottolineata la differenza tra i tipi di vincoli che, in alternativa alle antiquate rotaie, permettono a questi mezzi di seguire automaticamente un tracciato prefissato.
 
C’è il “vincolo meccanico” dei primi tram su gomma, dove l’esatto posizionamento del veicolo era garantito da un ruotino inserito in una scanalatura presente nella sede stradale.
Tale scanalatura, ben visibile in una delle due illustrazioni riportate nell’articolo, è molto pericolosa per i motociclisti (sarebbe stato bello che sotto la figura, fosse stata riportata una didascalia del tipo “vecchio tram su gomma a vicolo meccanico”).
È intuitivo capire che i vecchi veicoli a vincolo meccanico soffrono della stessa limitazione degli antiquati tram su ferro: non possono seguire che un tracciato prefissato.
 
C’è poi il “vincolo ottico”, costituito da una traccia visiva (potrebbe essere costituita anche solo da una striscia bianca dipinta sul manto stradale) che il veicolo può seguire con un lettore ottico.
 
C’è poi il “vincolo magnetico”, costituito da una traccia realizzata posizionando all’interno del manto stradale dei cilindretti metallici che il veicolo può seguire con un lettore magnetico.
Questo terzo tipo di vincolo è sicuramente più affidabile di quello ottico ed è quello che è stato realizzato per il tram automatico di Eindhoven.
 
È intuitivo capire che il secondo ed il terzo tipo di vincolo permettono al mezzo, all’occorrenza, di “svincolarsi da un tracciato prefissato” (semplicemente disattivando il lettore ottico o magnetico) e di circolare liberamente come dei semplici bus.
 
Infine, è del tutto errata la frase: “È quindi all’occorrenza indipendente dalla linea elettrica (diversamente dal filobus) perché corre su un tracciato che sprigiona il magnetismo necessario a farlo muovere”.  
 
Già ora esistono dei filobus ibridi, che possono viaggiare indipendentemente dalla linea elettrica. Come detto, la distinzione non è nell’alimentazione, ma nel sistema che permette di seguire automaticamente, secondo le necessità. un tracciato vincolato o meno.
 

P.S.: Il tram su gomma che si serve di una "rotaia virtuale", già adottato dalla città olandese di Eindhoven, sta prendendo campo in diversi centri francesi.

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