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Non c'è proprio alcuna speranza?
Da tempo andiamo chiedendo alle Istituzioni di interessarsi alla manutenzione dell’EUR (in verità con scarso successo nei confronti dell’Amministrazione Comunale, se non per un pino abbattuto, delle siepi potate e dei cassonetti, spostati dopo annose rimostranze dei cittadini).
Come recita il Proverbio? “La Speranza è l’ultima a morire”, ma anche “Chi vive di Speranza, muore disperato”. A quale dei due motti proverbiali dovremmo dare retta? La decisione è veramente ardua!!
Discerenere quale a quanta fiducia riporre nell’”imperscrutabile futuro” è reso ancor più arduo se andiamo a vedere cosa è successo dove le nostre Istituzioni hanno, per così dire, “messo mano”.
Non più tardi di questa mattina stavamo passeggiano sul grande marciapiede di Viale America che costituisce la copertura della Stazione della Metropolitana “Eur Fermi”. Tale marciapiede è stato oggetto, di recente, di un’impegnativa opera di riqualificazione e di ripristino nella sua pavimentazione in porfido.
Peccato che una così bella opera debba essere deturpata da un “mercatino delle pulci”, dove si trova di tutto tranne che le pulci (pare siano scappate per lo schifo!).
Ma questo non ci fa preoccupare affatto! Il Municipio XII, infatti, ha garantito che i “mercatini spariranno dall’EUR”.
Non è stata fissata una data, ma possiamo essere fiduciosi (tra qualche miliardo di anni, ce lo dicono gli scienziati, il Sole esploderà e perciò, volenti o nolenti, anche i mercatini cenciosi dovranno rassegnarsi ad andare via per sempre).
Ciò che invece nel contempo ci sorprende e ci preoccupa è la constatazione di come siano stati eseguiti “con i piedi” i lavori di ripristino della pavimentazione. Non è infatti affatto facile realizzare dei lavori così male!
Nelle fotografie che seguono potete ammirare un raro esempio di “manufatto privo di giunto di dilatazione”.
Come sanno anche i bambini della Scuola Materna, tutti manufatti sono soggetti a dilatarsi a causa del calore e quanto più sono grandi tanto maggiormente si dilatano.
Orbene, la spianata del marciapiede in questione non deve essere apparsa abbastanza grande ai tecnici che ne hanno curato il rifacimento. Infatti non hanno previsto i necessari giunti di dilatazione ed ora la pavimentazione, dilatatasi, è letteralmente “scoppiata”.
A questo punto veniamo presi da un indicibile sconforto e, dopo esserci chiesti se anche per vedere risistemato questo scempio dovremo aspettare la “Fine del Mondo”, ci poniamo la seguente grave questione esistenziale: “Non c’è proprio alcuna speranza che i Progettisti e i Direttori dei Lavori degli Uffici preposti pongano una qualche attenzione affinché i pochi (troppo pochi) interventi manutentivi vengano realizzati secondo la Buona Regola dell’Arte?”.
13.06.07
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